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Androidi di Raffaella Losapio alla mostra collettiva “La Trasparenza del Reale”


Posted on 24/09/2014, in documentation, events, works

Quando l’arte, osservando il passato, precorre il futuro.  

Raffaella Losapio, nella mostra collettiva “La Trasparenza del Reale” presso RO.MI. riattualizza un’opera di 10 anni fa, presentata in occasione della Manifestazione di Studi Aperti, pubblicata a colori nella pagina Roma Cultura del quotidiano “La Repubblica” in data 27 Novembre 2004.

L’opera presentata in catalogo della suddetta esposizione, pur eseguita alcuni anni fa, si caratterizza anche per la sua attualità, dovuta a certe sue peculiarità, sia per la sua struttura formale, che per il suo contenuto. E’ attuale nel concepire forme, compenetrate, per le trasparenze spaziali, per le presenze inquietanti. Lo spazio da cui emergono i personaggi-forme è labirintico, ambiguo, sembra voler inghiottire e frantumare i corpi, come se fossero riflessi in specchi molteplici. Emerge un senso di incompletezza che si evidenzia nel senso di straniamento che percorre tutta l’opera.

Manichini asessuati dunque, non identificabili: alludono ad un’umanità anonima, ferita, artificiale, clonata. Soprattutto sono acefali. E qui è la loro attualità e si avverte un brivido pensando ai recenti, crudeli eventi internazionali che l’opera di Losapio ha, molti anni fa, attraverso un percorso fra spazio e tempo, misteriosamente evocato, leggendo in trasparenza un futuro allarmante, tra necrofilia ed erotismo distruttivo, fra riti tribali e guerre.

Anche queste sono le strane vie che appartengono all’arte.

 





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