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Dallo spazio con gli space explorers al cyberspazio della rete


di Raffaella Losapio
pubblicato  8 novembre 2008 su Art a part of cult(ure)

allegato PDF

Nel biennio 2000|2001, ho vissuto a Milano, come protagonista in “ART & SPACE“, la fantastica esperienza di partecipare, con astronauti e cosmonauti, alle conferenze spaziali organizzate nel contesto degli incontri “Astronauti nel 2000“, dell’ASE Congress, posti sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana. Con gli Space Explorers ho artisticamente viaggiato nello Spazio, rappresentando le prime passeggiate spaziali, gli esperimenti sul suolo lunare, le loro attività extraveicolari, la fine comandata della permanenza in orbita della Stazione Spaziale russa MIR, le fasi di volo e di rientro della navicella Soyuz, dello Shuttle, il problema dei “rottami spaziali”, le prime esplorazioni su Marte e l’assemblaggio della Stazione Spaziale Internazionale.

Per quell’avventura conoscitiva ancora oggi ringrazio l’astronauta americano e cosmonauta della Mir Jerry Linenger, il primo astronauta italiano Franco Malerba, i cosmonauti russi Valery Tokarev, Anatoli Soloviov, Vasily Tsibliev, Alexandr Stepanovic Viktorenko, per avermi trasmesso le loro esperienze spaziali di massima apertura, di visioni senza frontiere; e per avermi dato fiducia, un pensiero grato va all’Executive Director ASE Andy Turnage e al Dr. Paolo Castiglioni (http://www.picgroup.it). Nell’intervista su art a part of cult(ure) di Barbara Martusciello, Viviana Gravano ha affermato: “Non è coltivando il proprio orticello che si decolla, ma riuscendo a collocare se stessi in una prospettiva aperta, oltre confine.

Nell’immensità dello Spazio gli Astro-Cosmonauti entrano in contatto con una dimensione straordinariamente nuova, dove diventa possibile vincere convinzioni limitanti, ciò che sembra immutabile e confinato in linee inaccessibili alla ragione diventa fronteggiabile e superabile. Considerando la Terra un pianeta/astronave che si trova e viaggia nello Spazio e noi abitanti di questo universo, anch’io come, Viviana Gravaro, credo che sia arrivato il momento di modificare la prospettiva, acquisendo una visione più ampia del quadro d’insieme. Jerry Linerger ha dichiarato che non ci sono barriere reali tra noi, se non quelle che noi stessi ci imponiamo artificialmente attraverso regole spesso insensate, assurde, inumane.

Attraverso la Rete ogni entità singola del pianeta può entrare in un vero network di relazione, che potremmo definire un Cyberspazio, virtuale, in quanto al suo interno le distanze vengono annullate e la concezione stessa di tempo viene modificata. Nello spazio telematico globale del Cyberspazio, per ottenere risultati attendibili, è fondamentale superare la competizione ed agire in sinergia per il bene dell’umanità, con un giusto senso di equilibrio, determinazione e forza morale. Il conflitto a qualsiasi livello e la competività anche in campo artistico sono metodi obsoleti, l’armonizzazione è invece uno strumento più sottile, adeguato, evoluto. Ognuno di noi ha bisogno degli altri, senza differenze sociali, economiche e culturali; proprio come sulle navicelle spaziali, dove gli Astro-Cosmonauti collaborano insieme dando vita a una missione valida, per cercare di migliorare la vita e il futuro di tutti. Questa è la speranza che li incita a proseguire e li spinge a dare il meglio di loro stessi. Ciò che li stimola ad andare avanti è l’intuito e laconvinzione di ottenere dei risultati, sperimentando nuove tecnologie per il progresso dell’umanità.

Nello spazio web e nello spazio cosmico, dove il futuro non è ancora scritto, è possibile esplorare universi affascinanti in un’avventura rischiosa, oltre ogni limite. Nel processo evolutivo in questi nuovi territori è indispensabile quindi valutare tutte le possibilità, per essere preparati a fronteggiare anche spiacevoli imprevisti. Per esempio la rivoluzione digitale potrebbe fornire formidabili opportunità a milioni di donne e uomini che con la loro cooperazione spontanea e spesso gratuita, generano questa intelligenza collettiva; nello stesso tempo, una futura internettizzazione totale potrebbe diventare troppo rischiosa per l’umanità. Potrebbero infatti verificarsi (e infatti sono già sistemativamente accadute) violazioni di Privacy e Security. Mi riferisco alle schedature da parte di enti governativi e di potenti gruppi economici e alle odiose aggressioni a danno di minori. Per risolvere molti problemi, dobbiamo innanzi tutto considerare quali sono le conseguenze di ogni nostro atto o decisione ed esempi concreti, come Jerry Linenger afferma nei suoi libri, si possono notare osservando la Terra dallo Spazio: “Dove il carbone viene usato come combustibile, la neve è ricoperta di fuliggine e ciò rende facilmente individuabili le città della Siberia e del Canada occidentale. Dove gli alberi amazzonici, generatori di ossigeno per il nostro pianeta, vengono abbattuti per far posto a coltivazioni a breve termine, macchie rettangolari di un colore tra il marrone e il verde sostituiscono progressivamente quelle zone prima caratterizzate da un verde intenso e lussureggiante. L’abbattimento delle foreste lungo i fiumi lascia campo libero all’erosione del terreno e alle inondazioni. Dove le tempeste di sabbia soffiano dai deserti africani, l’oceano non è più blu, ma assume un colore marroncino polvere a causa della sabbia sollevata dalle tempeste.. Gli esperti della Nasa dicono che questa sabbia si deposita poi in Sudamerica, rendendo la terra più fertile. Una perdita per l’Africa è dunque un guadagno per l’America.” Sentendomi romana d’adozione, mi piacerebbe proseguire con Voi nella navigazione di tutto l’Universo; tuttavia essendo di origine milanese, non posso dimenticare quello che mi hanno sempre insegnato: “el temp l’he prezios per touch!” (il tempo è prezioso per tutti).

Quindi concludo ricordandoVi che l’Italia, vista dallo Spazio, è una penisola a forma di stivale con un tacco abbastanza alto, ancorata a tutto il resto del mondo. Chi sarà la prima donna che lo indosserà? Sono convinta che la risposta non tarderà ad arrivare.

 





2 risposte a “Dallo spazio con gli space explorers al cyberspazio della rete”

  1. barbara ha detto:

    bellissime!

  2. pantaleo ha detto:

    bello, ognuno fa quello che nella sua mente e nel cuore ha.
    Ciao Raffaella

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