Vision of future past in Venice, video di Raffaella Losapio
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AGOSTINO LITTERINI, Venetian, was born in 1642. He was a pupil of Pietro Vecchia, yet he moved away from the style of his master adopting a more open painting. Bartolomeo‘s son added to his father’s teachings the study of Titian’s works, and eventually surpassed his genitor. Agostino’s daughter, Caterina, was not less talented than her brother, as proven by Melchiori’s praise. She was born in 1675, lived and worked with her father and brother in the family’s fine arts and crafts company until 1727. Of her work there is only one “Pietà”, now part of a private collection. The Letterini workshop in San Canciano, Sestriere Cannareggio, near Piazza San Marco in Venice – was primarily focused on the production of devotional works, canvases and altarpieces for churches in Venice and in the Veneto region.
BARTOLOMEO LETTERINI (BORTOLO LITTERINI O LITTER) was born in 1669 and lived until 1748.
He had an introverted character. His studio was his world, he never married and lived until the age of eighty. He was absolutely active and engaged to the culture of his time. His first paintings are marked by strong dramatic contents and a dense naturalism. Thanks to his friendship with the sculptor Andrea Fantoni, Bartolomeo Letterini made a good number of paintings for the city of Bergamo’s churches. He realized several works of religious nature, many of which are still located in the Venetian churches. Great paintings can be found in San Pietro Martire’s Church in Murano: they represent “The Feeding of the Five Thousands” (1721) and “The Wedding at Cana in Galilea” (1723). Upon request of the Bishop Marco Giustiniani, Bartolomeo Letterini realized a few paintings for the Holy Mary and St. Donato’s Church in Murano. The “Apparition of Christ Child” (1697) is the only remaining work of such paintings. In 1699 he completed a scene of “Saturn kidnapping Filira” for the ceiling of Villa Giovannelli Noventa in Padua. It was the first of a small number of canvases on secular subjects. From the second decade of the 1700s the colours of his works are lightened, the expressions are softened, and the narrative is relaxed. Three paintings kept in St. Canciano’s Church in Venice clearly show these new features: namely “Madonna col Bambino”, “Madonna Addolorata” and “Madonna del Carmelo”. Bartolomeo Letterini’s work is mainly located in Venice, spread among various buildings such as the Gallerie dell’Accademia, St. John Crisostomo’s Church, Madonna dell’Orto’s Church and St. Alvise’s Church. Also, a large canvas entitled “The Adoration of the Sacrament” (1708) can be found in St. Stae’s Church, a building overlooking the Grand Canal.
AGOSTINO LITTERINI, veneziano, nacque nel 1642, fu allievo di Pietro Vecchia. Si allontanò dallo stile del maestro, adottando un dipingere più aperto. Il figlio Bartolomeo, aggiunse ai paterni ammaestramenti lo studio delle opere tizianesche, e superò il padre. Nè inferiore al fratello è stata la figlia di Agostino (Caterina), come testimoniano le lodi datele dal Melchiori. Nacque nel 1675, visse e lavorò nell’impresa artistica artigianale con il padre e il fratello sino al 1727. Di lei ci rimane solo una Pietà, appartenente ad una collezione privata. La bottega dei Letterini a San Canciano (nel Sestriere Cannareggio di Venezia) fu impegnata principalmente nella produzione di opere devozionali, pale d’altare e teleri per le chiese di Venezia e del territorio veneto.
BARTOLOMEO LETTERINI (BORTOLO LITTERINI O LITTER), nacque nel 1669, visse fino al 1748.
Ebbe un carattere introverso, la bottega fu il suo mondo, non si sposò e visse fino ad 8o anni. Fu molto operoso e presente nella cultura del suo secolo. Nel primo periodo dipinse opere a forte contenuto drammatico e dal denso naturalismo. Grazie alla sua amicizia con lo scultore Andrea Fantoni, dipinse molte tele per le chiese del bergamasco. Realizzò numerose opere di carattere religioso, molte ancor oggi conservate nelle chiese veneziane.
Grandi tele si trovano nella Chiesa di San Pietro Martire di Murano, raffiguranti la “Moltiplicazione dei pani e dei pesci” (1721) e “Le Nozze di Cana” (1723). Su richiesta del vescovo Marco Giustiniani dipinse opere per la chiesa dei Santi Maria e Donato a Murano, di cui rimane solamente l’”Apparizione di Cristo Bambino”, datata 1697. Nel 1699 firmò “Saturno che rapisce Filira” per un soffitto di villa Giovannelli a Noventa Padovana, fu la prima delle poche tele da lui dipinte raffiguranti soggetti profani. Dal secondo decennio del 1700, i suoi colori si schiarirono, le espressioni si addolcirono e la narrazione diventò più rilassata e distesa, ed ecco tre dipinti nella Chiesa di San Canciano a Venezia: la “Madonna col Bambino,” la “Madonna Addolorata” e “del Carmelo”. Altre sue opere presenti a Venezia si trovano alle Gallerie dell’Accademia, alla chiesa di San Giovanni Crisostomo, alla Chiesa della Madonna dell’Orto, nella Chiesa di Sant’Alvise e l’Adorazione del Sacramento del 1708, vasta tela, è collocata sul soffitto nella Chiesa di San Stae, affacciata sul Canal Grande.
2 risposte a “Vision of future past in Venice, video di Raffaella Losapio”
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Nella Parrocchiale di Partenkirken, nell’Oberbayern,c’e’ un’opera attribuita a Bartolomeo Letterini. Francamente la ho scoperta da poco. E con una certa sorpresa. Complimenti per il sito. wiedersehen
Nella Parrocchiale di Partenkirken, nell’Oberbayern,c’e’ un’opera attribuita a Bartolomeo Letterini. Francamente la ho scoperta da poco. E con una certa sorpresa. Complimenti per il sito. wiedersehen
Grazie SIg. Gianni,
in questo sito sono state pubblicate anche le foto dell’opera di Bartolomeo Letterini esposta in questa bellissima Parrocchia a Partenkirken.
Continuerò la ricerca sui Litterini o Letterini; in questo periodo sto approfondendo l’informazione sul dipinto ‘Sant’Antonio’ di Agostino Litterini, (padre di Bartolomeo) conservata pare nella Chiesa di Sant’Antonio ad Istanbul.
Auguri per il 2012. Raffaella